top of page
Immagine del redattoreCristiano Turato

Puntata 4

Avvisano Toni che c’è l’asporto. Di primo acchito Toni capisce “trasporto”, e giustamente, la sua testa comincia a fare qualche associazione plausibile quantomeno per poter capire “che casso ze sta roba del trasporto”. No Toni non è “trasporto” ma asporto!!!

Toni ha vissuto da poco un calvario alla Asl del suo paese, se prima non “funsionava quasi un casso” , ora per noi vecchi proprio è diventato un monte Everest. Dopo aver passato tre mesi di telefonate a vuoto, “insomma no te risponde nessuno”, Toni aveva deciso di lasciar perdere tanto prima o dopo “ndemo tutti da chealtra parte” aggiungendo poi, con una certa stizza, che gli stronzi all’altro capo del telefono avrebbero sicuramente pagato prima o poi. Nessuno può esentarti da signora morte, “co a riva riva” non c’è pubblico e nemmeno qualcuno che ti possa difendere e giustificare, sei da solo con lei “Son cazzi veri” ammette Toni con la giusta preoccupazione.

Per prenotare una visita devi avere lo smartphone, un computer, la navigazione, il web, la password, il codice, el bancomat, l’sms e a “p…..de to mare”, quest’ultima affermazione non posso riportarla. Di tutte queste cose a noi vecchi “in tutta onestà non me ne frega un casso” e sembra un tantino fuori senso logico, far diventare una semplice prenotazione un martellamento digitale di scroti che “anca Dante ze garia rotto i coioni”. Fuori dalle ASL dovrebbe essere visibile l’insegna “Vecchi lasciate ogni speranza voi che entrate”. E anche certi figli, pure quelli di Toni, risultano a questo proposito ignoranti come i ratti, se pensano di cavarsela con “Papà ze facile, sei tu che non sei buono a fare niente”. Brutto ignorante frutto dei miei lombi, risponde Toni arrabbiato, com’è che il tuo cervello non riesce a capire un ragionamento semplice come “queo che deso te digo”. Primo non sono tenuto ad avere uno smartphone in “scarsea” o in mano come fai tu, mona, tutto il tempo e nemmeno un computer e un bancomat. Questa si chiama libertà caro figlio ma penso, visto le barriere architettoniche nel tuo cervello , di aver sbagliato nell’insegnarti questo concetto basilare per la vita tua e quella degli altri. E a meno che questo mondo non sia più un posto per noi vecchi, avvisino se vogliono farlo diventare così, io vivrò la libertà insegnatami dai tuoi nonni che “gaveva a seconda elementare “ ma non avevano difficoltà a comprendere concetti di vita così elevati. “Va fora da casa mia deso, voglio restare da soeo”. Alla prossima



2 Comments


mtantonelli
Jan 21, 2021


Like

mtantonelli
Jan 21, 2021

Tony ,mi sta troppo sinpatico ,vorrei stringergli la mano .

Il caffè da asporto è conplicato ,in piedi con il bicchiere di carta, brucia le mani in una la paletta di plastica , nel altra bustina di zucchero .

Insomma il caffè e un momento è un piacere

Da asporto risulta una complicanza !

Che non favorisce il relax ....

Like
bottom of page